RIFLESSIONI DI AUTORI VARI

Le decisioni sociopolitiche che sono oggi un privilegio di pochi, siano un giorno il diritto di tutti i cittadini assieme.

Una massima di Gandhi: se tutti mettono in pratica la frase “occhio per occhio”, si diventa tutti ciechi.

I problemi non possono essere risolti con le stesse strutture mentali che li hanno prodotti (Albert Einstein).

Se volete sminuire la democrazia mettete dei quorum di qualsiasi genere nelle votazioni popolari: così i voti in bianco o astenuti si sommano ai NO, permettendo ai NO di vincere sui SÌ anche se questi sono di più. Se volete sminuire la democrazia date un premio (più rappresentanti) al partito che ottiene la maggioranza relativa: così una minoranza comanda sulla maggioranza. Oppure mettete sbarramenti elettorali, così molte minoranze non hanno rappresentanti in parlamento.

Il popolo è del popolo, non dei capi.

Organizzazione dello Stato: non abbiamo la democrazia diretta, quindi non abbiamo il potere, non abbiamo giustizia.
La democrazia rappresentativa non è più in grado di comprendere le esigenze della gente.

Andiamo un attimo da Marx. Per generare ricchezza si devono produrre beni in abbondanza, qualitativamente validi e in maniera il più possibile ottimale: a tal fine occorre il mercato libero, occorrono imprenditori con grandi doti d’iniziativa, creatività e lungimiranza sociale, occorre saper utilizzare la capacità allo studio e alla ricerca tecno-scientifica per nuove soluzioni, ecc.
Marx a questo non arriva, poiché nell’800 viene fortemente in evidenza l’infame sfruttamento dei lavoratori ed egli ritiene sia necessario e sufficiente, onde evitare tale situazione, che i beni di produzione appartengano al bene comune.
Aggiungo un pensiero personale: quale ha da essere la distribuzione ottimale della ricchezza prodotta lo possono decidere solo i cittadini stessi, non i capi né i detentori di un’ideologia. L’ideologia serve a far comprendere, a prendere coscienza, ma non deve avere dei capi o dirigenti che decidono solo loro su come distribuire la ricchezza comune. La storia insegna.

Passiamo al XX secolo. La lotta del capitalismo favorevole alla democrazia di censo contro gli imperatori assoluti ancora in carica conduce, quasi contemporaneamente, alla fine di tutti questi sia in Cina sia – con la prima guerra mondiale – in Austria, Russia, Germania e Turchia.
Si formano allora delle dittature totalitarie di segno opposto in molti Stati del mondo, anche in contrasto col capitalismo, mentre quest’ultimo in vari paesi dell’Occidente si evolve nella democrazia rappresentativa, appena il popolo conquista il suffragio universale.
Agli inizi del XXI secolo in Europa e America parecchie dittature resesi indipendenti dal capitalismo, o a questo contrarie, e gli ultimi imperatori assoluti tramontano a loro volta. Restano dei governi accentratori soprattutto in paesi mussulmani e in paesi dell’Asia e Africa; la lotta si fa serrata, potrebbe portare alla fine di ideologie e di religioni di Stato, anche opposte.
In ogni epoca i capi e i ‘superiori’ a causa delle loro ingiustizie, dei loro interessi di dominio e della loro vista miope scatenano guerre infami, a volte dette ‘giuste’, sempre sanguinarie. Chi ci rimette ogni volta siamo noi, le popolazioni di entrambe le parti, usati come carne da macello, costretti a obbedire come automi per andare a farci ammazzare tra noi. Chi ci guadagna sono alcune grandi multinazionali, le produttrici di armi, grosse società immobiliari: potenti politici di turno spostano ingenti quantità di denaro dalle casse dello Stato verso le casse di quelle. Non possiamo continuare così, non restiamo alla mercé di ‘superiori’ e padroni.

L’uomo produce più di quanto consuma, se nello Stato vi è libertà e collaborazione. Se non vi è libertà, produce poco e consuma meno del necessario, per cui è costretto all’indigenza o ad emigrare, o peggio, a subire soprusi e guerre.

 Se all’aumento della produzione gli stipendi dei lavoratori non aumentano di pari passo, a un certo punto si verifica un surplus di prodotti che non possono essere acquistati dai lavoratori. Si può ricorrere all’esportazione, ma allorché questa incontra degli intoppi, vi è la possibilità che i prodotti restino invenduti, con pericolose conseguenze. Occorre sempre che tutti abbiano stipendi dignitosi adeguati, soprattutto quelli minimi.

Disumanità: la guerra, le torture, la schiavitù ne sono i principali segnali rivelatori. Nei primi anni del Duemila si parla molto della necessità della guerra per abbattere le dittature o il terrorismo. Non è assolutamente vero! La guerra non fa che moltiplicare gli atti di terrorismo, come in pratica avviene. Afferma Martin Luther King: “la violenza apporta solo vittorie temporanee, creando molti più problemi di quanti ne risolve”.

 Guardando la storia degli ultimi decenni, notiamo che molte dittature sono crollate senza spargimento di sangue, ma con accorte azioni di ‘intelligence’, di diplomazia, di finanza, di propaganda, di abile pressione: basta pensare alla caduta di Marcos nelle Filippine, dell’apartheid in Sudafrica, del franchismo in Spagna, dello stalinismo in URSS, di Pinochet in Cile, di vari dittatori nell’America latina, ecc.
Occorre spingere affinché in cambio di una crescita economica ci sia maggiore rispetto per diritti civili e umani, libertà di espressione, democrazia, dignità delle persone.

 Si tenga sempre presente che il potere – a volte anche nelle democrazie rappresentative – vuole incorporare nelle proprie strutture gerarchiche le teorie sociali, le religioni, le idee valide, facendosene paladino e portavoce col risultato cercato di avvilirne la forza vitale. I cittadini sono depistati, non ragionano più con la propria testa, non prendono loro le decisioni collettive che a loro meglio si confanno caso per caso, ma devono pensare e operare sulla base del modello astratto che viene proposto. *** Così credono, per amore o per forza, che quello sia il sistema migliore, quasi inconsapevolmente trasformandosi, rispettivamente, in incretiniti o impauriti, invece di poter esprimere le loro capacità e sviluppare tutte le potenzialità valide sia individuali sia comunitarie. In altre parole tanto più il messaggio sociale viene mitizzato quanto maggiormente il capo viene venerato e, di conseguenza, tanto meno il popolo può farsi valere e il bene comune progredire.

Paolo di Tarso: “le regole uccidono lo spirito” (cioè, se sono fatte per sottomettere o condizionare l’uomo e la vita normale, le regole devastano la spiritualità e l’anima e/o la salute psichica; e alla fine snaturano le finalità valide per la comunità). – Io aggiungo che le regole condizionanti uccidono anche i sentimenti.

L’importanza degli immigrati. Gli emigranti sono una ricchezza per lo Stato che li accoglie e dà loro una buona formazione professionale e un lavoro ben retribuito, alla pari con gli indigeni; in tal modo essi contribuiscono alla produzione di qualità, possono acquisire svariati prodotti e contribuiscono al progresso economico, tanto più che non costano nulla per l’allevamento quando arrivano da noi già adulti. Tutto questo fa sì che gli immigranti permettono allo Stato di raggiungere un benessere generalizzato.
Si tenga presente che gli abitanti dei paesi sviluppati tendono a fare sempre meno figli, per cui col tempo pochi giovani devono mantenere molti anziani, con la possibilità inoltre che non sia sufficiente la manodopera richiesta dalle esigenze del lavoro. Da qui l’importanza dell’immigrazione se trattata alla pari.
Altrimenti, se gli immigrati sono trascurati o disprezzati, arricchiscono solo pochi gruppi che li sfruttano per quattro soldi, e in tal modo non possono far crescere il benessere generale, anzi la situazione generale può anche peggiorare.

Metti la migliore delle ideologie in una struttura gerarchica di potere e l’ideologia man mano si evolve in formule o regole sterili, si svuota del suo contenuto più valido, della sua energia vitale, come fa il ragno quando cattura una mosca: man mano succhia il suo interno, lasciando una forma vuota, una larva senza vita.
Metti la migliore delle ideologie in una struttura paritaria di autorità e l’ideologia man mano si evolve in vita sociale concreta, valida, generalizzata.

No ai privilegi. “Noi abbiamo spezzato la tirannia del privilegio, abbiamo posto fine ad antiche ingiustizie, cancellato titoli e poteri cui nessun uomo aveva diritto, abbiamo posto fine alle assegnazioni per censo e per nascita delle più alte, prestigiose e ambite cariche dello Stato, del clero, dell’esercito, in ciascun distretto tributario di questo nostro grande corpo politico: lo Stato di Francia” (Georges Jacques Danton).

 “La verità si scopre quando gli uomini sono liberi di cercarla” (Franklin D. Roosevelt).
“Finché non diciamo cose che a qualcuno spiacciono, non diciamo mai la verità” (Albert Schweitzer).

Unità o uniformità: sono una l’opposto dell’altra. L’unità è data dalla collaborazione di ciascuno, nell’uguaglianza, con tutti gli individui della comunità, i quali, nel rispetto delle loro diversità, decidono assieme. L’uniformità è data dalla sottomissione di tutti, distintamente, per fare il volere del capo. Con l’unità si ottengono risultati sociali, economici e politici altamente superiori e vincenti.

Per avere assistenza si deve lavorare (ad es. per opere pubbliche). Occorre partecipare a una più equa distribuzione della ricchezza, inflazione leggera controllata, puntare sulla fiducia popolare, l’unica cosa che dobbiamo temere è la paura, uniamoci per mettere al bando la paura. Sono alcuni dei punti del new deal di Franklin D. Roosevelt.

Uno dei mezzi per sviluppare la democrazia diretta economica può essere quello dell’azionariato diffuso e collegato assieme. Occorre anche che lo Stato organizzi corsi di alta e avanzata formazione professionale per tutti i cittadini, italiani ed emigrati, e che gli stipendi minimi siano dignitosi per tutti, italiani ed emigrati. Solo così possiamo avere un ottimo sviluppo sostenibile.

Un grido di dolore: milioni di persone muoiono nel mondo per incidenti sul lavoro! Anche bambini.

Una massima orientale: una vittoria può dirsi tale soltanto se tutti sono vincitori e nessuno è vinto.

 Il liberista Luigi Einaudi afferma che se in un dato campo economico, per ragioni tecniche, non può esservi concorrenza, il monopolio deve essere pubblico.

La diversità etnica, delle idee, delle culture, dei rapporti è, con l’autorità del popolo, la molla per il progresso e l’evoluzione sociale.

 Libertà è partecipazione (Giorgio Gaber).

 “La segretezza è di per sé ripugnante in una società libera e aperta. Noi come popolo ci opponiamo storicamente alle società segrete, ai giuramenti segreti, alle procedure segrete. Abbiamo deciso parecchio tempo fa che i pericoli rappresentati da eccessi di segretezza e dal tenere nascosti i fatti superano di molto i rischi di quello che invece saremmo disposti a giustificare. Non dobbiamo opporci con l’imitazione delle stesse restrizioni al pericolo determinato da una società chiusa. … Non vanno trovate scuse per imbavagliare le notizie, soffocare il dissenso, occultare i nostri errori o negare alla stampa e al pubblico i fatti che meritano di conoscere” (John F. Kennedy).

Un po’ di pedagogia: i bambini, siano essi vivaci o calmi, fanno tutto spontaneamente, non vi è in loro alcuna malizia, per cui non vanno mai picchiati né colpevolizzati; i genitori hanno da dare loro l’amore, tanto affetto (che non sia attaccamento), la comprensione, si fanno uno con loro, giocano con loro, li istruiscono, li mettono in condizione di crescere sotto ogni aspetto, li educano alla donazione e alla socializzazione con gli altri. Occorre occuparsi di loro, non preoccuparsi ansiosamente: un eccesso di preoccupazione può portarli al timore di esprimere se stessi.
Allorché il comportamento del bambino si dilunga un po’ troppo in una cosa, distrarlo con altri argomenti, con bei racconti, fargli vedere oggetti diversi o fargli fare attività per lui interessanti e positive.
Il bambino ha una fiducia illimitata nei suoi genitori, il deluderli gli provoca un’influenza negativa. Picchiare un bambino significa disorientarlo: colui che è a lui più caro diventa non affidabile! Ciò che il bambino fa, pur sempre in buona fede, viene punito proprio dalla persona di cui ha più fiducia! Questo provoca in lui un trauma, un senso di insicurezza, di non essere compreso, di nervosismo, comincia ad avere paura di normali eventi esterni, alla lunga un senso di remissività, invece di amore, oppure di insofferenza o nevrosi o evasione. Picchiare o colpevolizzare i bambini pertanto non li fa sentire amati e capiti, ma giudicati e sottomessi. Ciò favorisce, quando sono adulti, non la collaborazione fra le persone, ma la subordinazione passiva al potere e il senso di colpa che il potere stesso, tanto più è ‘forte’, inculca.
Notiamo che oltre 2000 anni fa il diritto romano permette al padre di uccidere il figlio: “sono io che do a mio figlio la vita, pertanto sono io padrone anche di togliergliela” (urca! – ndr). Nell’antichità il bambino socialmente non conta nulla.
Gesù è storicamente il primo a dichiarare: “qualunque cosa fate a un bambino lo fate a me!”. La ‘didachè’, documento i cui primi capitoli sono del I secolo d.C., riporta che i cristiani non alzano le mani né sui figli maschi né sulle figlie femmine e fin dalla fanciullezza li educano nell’Amore.
Bisogna però aspettare circa diciotto secoli, incredibile ma vero, perché siano formulate le prime leggi contro lo sfruttamento infantile e quelle che vietano ai genitori di picchiare i figli. Come esperienza personale posso dire che da mio padre – memore della frase di Gesù di cui sopra – non sono mai picchiato né da bambino né da ragazzo, neppure una volta.

Sintetizzo alcuni appunti sulla connessione tra evoluzione sociale e sistema economico.
Allorché un sistema tecno-economico si mantiene per un lunghissimo periodo, si consolida un tipo di potere politico, che è il più confacente a preservare quello stato di cose.
Se la ricchezza principale è costituita dalla terra e dai contadini che la lavorano, il potere tende a possederne il più possibile. Si costituisce così un dominio centralizzatore assoluto di tipo monarchico o nobiliare latifondistico. Il sistema per mantenersi asservisce con ogni angheria la massa e sfrutta fino all’osso i lavoratori-servi; il potere è parassita, ma si regge perché è in grado di far funzionare il sistema consolidato. Se nuove forme economiche s’impongono, come al momento dell’avvento dell’industria, il vecchio sistema è sempre parassita, ma col tempo non tiene più e cade.
Col cambiamento la ricchezza principale è costituita dalla fabbrica, dagli operai che vi lavorano e dalle materie prime necessarie. Si costituisce così un dominio centralizzatore di tipo rappresentativo del censo. Il sistema per mantenersi sfrutta fino all’osso i lavoratori operai e le colonie; il potere è ancora parassita, ma si regge perché è in grado di far funzionare il sistema consolidato. Adesso però la proprietà è più frantumata e il potere tende al monopolio; dall’altra parte i lavoratori, grazie anche ai nuovi mezzi tecnici, tendono a unirsi per conseguire condizioni di vita più umane.
Si ottengono dopo dure lotte, nei paesi occidentali, vari miglioramenti socio-economici, tra cui il suffragio universale, miglioramenti che si accentuano nel XX secolo particolarmente per controbilanciare l’influenza sulla massa esercitata dal regime dell’Unione Sovietica. Tuttavia, caduto il sistema sovietico, il vecchio capitalismo cerca di riprendersi le posizioni perdute, anche a scapito di diritti e libertà democratiche acquisiti.

 “Non c’è nulla di più ingiusto che fare parti uguali fra ineguali” (don Milani).

Il potere è la più grave malattia sociale che esista!

 Gesù è ucciso dai ‘peccati’ del potere, non dai ‘peccati’ del popolo.

Veniamo al futuro che ci aspetta. Nuove forme economiche s’impongono per l’avvento della rivoluzione tecnologica; il potere resta abbastanza parassita, ma col tempo non tiene più e cade. Col cambiamento la ricchezza principale è costituita dalle intelligenze tecno-scientifiche ad alto livello e dalla tecnologia avanzata.
Questa favorisce di per sé la diffusione delle idee e il contatto e la collaborazione stretta fra persone di tutto il mondo, fra piccole o medie aziende per il loro potenziamento ovunque, fra organizzazioni e movimenti per la partecipazione e l’attuazione dei diritti. Sorgono forme nuove d’economia diretta, con spostamento del potere decisionale da chi produce a vantaggio di chi consuma.
Per l’impresa non è più necessario possedere fisicamente i beni di produzione: i servizi sono forniti dalla rete senza intermediari, la ricchezza della nuova economia è costituita dall’accesso ai servizi, da mezzi nanotecnologici o virtuali, da interrelazioni, comunicazioni trasparenti, testimonianze, modelli operativi, invenzioni, collaborazioni, scambio di conoscenze. Anche la moneta diventa virtuale, con pagamenti e depositi virtuali. In futuro, all’interno di settori o paesi più evoluti, probabilmente non c’è più bisogno né di moneta né di baratti.
I tecnici e gli scienziati ad altissimo livello possono realizzare novità avanzate e metterle direttamente a disposizione dei cittadini senza dipendere dai proprietari capitalisti, ormai obsoleti, mentre la distribuzione della ricchezza viene amministrata dai cittadini stessi.
Per raggiungere lo scopo i tecnici appoggiano il popolo favorendo la creazione della struttura che permette la decisione in tempi tecnici brevi e senza interposizioni su tutte le questioni riguardanti la comunità. Tutti sono protagonisti. Il ruolo che i cervelli della ricerca hanno nel prossimo futuro con la rivoluzione tecnologica è quindi della massima importanza.

Il progresso sociale è progresso della conoscenza nella libertà.

Un inquinamento preistorico. Tre miliardi e mezzo di anni fa l’atmosfera terrestre è composta prevalentemente di azoto e anidride carbonica. Con l’avvento delle prime forme viventi e poi col formarsi di gigantesche foreste si sprigionano, a causa della nota azione clorofilliana, enormi quantità di ossigeno, che inquinano l’atmosfera preesistente. Tale alterazione permette però la nascita di nuove specie animali terrestri, capaci di respirare l’ossigeno dell’aria.

Una massima di Gandhi: se tutti mettono in pratica la frase ‘occhio per occhio’, si diventa tutti ciechi.

Amare la patria altrui come la propria (Chiara Lubich).

 Un giovane sacerdote che segue i minorenni in carcere per reati gravi, mi racconta che quando il telegiornale parla di uccisioni, loro si esaltano, considerano l’assassino un vero uomo, e sono suggestionati o entusiasmati dal fatto che tutti i media parlano di lui, come di una persona molto importante. Da qui la responsabilità delle notizie di cronaca nera trasmesse, che non diventino una pubblicità perché altri lo imitino.
Ultimamente in Italia è dato dalla tv continuo risalto ai femminicidi: attenzione perché può essere pubblicità specialmente per le persone psicolabiche o con problemi psichici, le quali sono così indotte a imitare gli assassini.

L’uomo produce più di quanto consuma-2: la disoccupazione di lunga durata è un grave spreco di risorse e un danno per la società, dovuti all’impotenza o all’incapacità di chi governa. Negli Stati dove c’è la democrazia diretta la disoccupazione è assai bassa.

 Nel 1998 scrivevo queste righe: “Nei prossimi decenni molti possono lavorare a distanza; un apparecchio piccolo come un orologio, che potremmo mettere al polso, permette, mediante uno schermo e una tastiera virtuali, di essere usato come computer, televisore, internet, videotelefono, calcolatrice, orologio, cinepresa, carta di credito, trasmettitore di vari generi, permettendo inoltre videoconferenze, scambi finanziari, votazioni, stipulazione di contratti, riunioni tra persone lontane, operazioni meccaniche a distanza, ecc. Si lavora stando a casa, in viaggio, in un altro continente, in posti di villeggiatura o dove si preferisce.

La fortuna aiuta gli audaci. Lo scrittore e poeta tedesco Johann Wolfgang Goethe sussurra: ”qualsiasi cosa che tu puoi fare, qualsiasi sogno che tu puoi sognare, incomincia. L’audacia ha in sé genialità, magia e forza. Incomincia adesso”.

 Tempo fa ascolto casualmente una conversazione tra due donne al mercato e resto sorpreso da quello che una dice all’altra: “chi vuole stare al potere non per il bene comune, ma per comandare sugli altri, è come il bullo che sta tra i giovani non per amicizia, ma per spavalderia”.

 L’attore e regista italiano Roberto Benigni, premio Oscar, esprime in tv la certezza che “se c’è una cosa che Dio non vuole, quella è la guerra”.

 “Non guardare mai la malattia prima della persona, come se la malattia sia la sua identità. Sforzati di guardare l’altro come una madre vede suo figlio. Per il proprio figlio ogni madre stravede, un figlio è un tesoro” (Cosimo Calò, medico focolarino).

 Un ex sindacalista israeliano: “diciamo SÌ all’economia di mercato, ma NO a una economia che crea un mercato di schiavi. L’economia deve essere al servizio dell’uomo, l’uomo deve generare la pace, la pace deve sviluppare l’economia”.

 Un partito o movimento ‘alleato’ del Popolo deve attuare ciò che vuole la maggioranza dei cittadini; se in un qualche caso non si sente di farlo, deve lasciarlo decidere ai cittadini stessi mediante un referendum (possibilmente online o per posta) avente effetto immediatamente esecutivo.

Se la politica entra nella giustizia, la giustizia esce dalla finestra: sono parole dell’economista Luigi Einaudi.

Il tempo, in fisica, è la quarta dimensione dello spazio. Noi, in un determinato istante, percepiamo il tempo come costante e a 1 dimensione, ossia l’asse passato-futuro. Ma il tempo è a 2 o più dimensioni ed è non costante. Un bel giorno, con le scoperte della scienza su queste estensioni, possiamo pilotare una ‘macchina’ nel tempo.

 In verità vi dico: ogni cosa che la comunità tutta assieme approva sulla terra è approvata anche in cielo e ogni cosa che essa respinge sulla terra è respinta anche in cielo … I capi delle nazioni decidono su di esse e i potenti esercitano su di esse il loro dominio, tra voi questi NON ci devono essere (Gesù di Nazareth).

In democrazia, quando si reclama la propria libertà, bisogna reclamare non solo la nostra, ma anche quella di tutti gli altri. Il dominio della maggioranza dei rappresentanti, quand’è coercitivo, è intollerabile come il dominio delle minoranze burocratiche.
La terra ha abbastanza per il bisogno di tutti, ma non per la bramosia di pochi. L’uguaglianza economica è la chiave principale per l’indipendenza e la nonviolenza. Lavorare per l’uguaglianza economica vuol dire livellare in basso i possedimenti di quei pochi ricchi nelle cui mani è concentrato il grosso della ricchezza e poi livellare all’insù le risorse dei milioni di affamati. Occorre riequilibrare le ricchezze (Gandhi).

Ho un sogno, che un giorno i miei quattro piccoli figli vivano in una nazione in cui non sono giudicati per il colore della loro pelle, ma per le qualità della loro personalità.
Ho un sogno, che un giorno i figli degli ex schiavi e i figli degli ex possessori di schiavi, sappiano sedere insieme al tavolo della fratellanza (Martin Luther King).

 Allorquando sono annientate tutte le strutture di potere e le forme di dominio e, per ultima, è sconfitta anche la morte, abbiamo la ‘pienezza dei tempi’ (Paolo di Tarso).

La Verità trasmette un’ansia infinita di Pace, è l’amore del Bene, realizza il miglioramento sociale degli Umili. Chi cerca la Verità la trova, chi trova la Verità l’attua nella società (Juan Rodríguez Lozano). Il potere non vuole la Verità, impone delle suggestioni che chiama verità.

La democrazia non è solo la possibilità e il diritto di esprimere la propria opinione, ma è anche la garanzia che tale opinione sia presa in considerazione dal potere, è soprattutto la possibilità per ciascuno di avere una parte reale nelle decisioni (Alexander Dubček).

L’estrema povertà è dovuta non a indolenza o incapacità del popolo, ma alla mancanza del denaro da investire e all’impossibilità di risparmi.
La miseria è un tremendo spreco di risorse: se escono dall’estrema povertà miliardi di esseri umani, le imprese possono produrre miliardi di beni in più degli attuali (Muhammad Yunus).

Il male sociale è dovuto non a insensibilità o inettitudine del popolo, ma alla mancanza del diritto per il popolo di esprimere direttamente la propria volontà, con immediato effetto esecutivo, sulle esigenze comuni.
La democrazia diretta dei cittadini è il fattore di progresso dell’umanità che fa conseguire in maniera generalizzata: benessere, pace, unione, libertà, maturità civile, ricerca, crescita sostenibile, giustizia sociale, economia sana, ambiente vivibile; che non fa più rassegnare alle strutture logoranti del potere, che causano: indigenza, guerre, divisioni, paura, disinformazione, censure, regresso, ingiustizie, disastri finanziari, degrado ecologico.
La democrazia diretta è il diritto di tutti, s’immedesima con la volontà dei cittadini, è totalmente vicina all’anima del popolo, fa diventare i cittadini sovrani (Myriam Jaghesta).

 ‘Ekklêsia‘ – così S. Paolo chiama ogni comunità dei primi cristiani – significa “l’incontro del popolo riunito per decidere sulle esigenze della città”. Non ha altri significati: ‘ekklêsia’ va tradotto proprio con ‘democrazia’, dove tutti sono alla pari, tutti insieme possono prendere parte alle decisioni che riguardano la comunità, senza potenti che comandano. È l’avvento della libertà, il nucleo di un popolo nuovo, di una nuova umanità. Le comunità non si riuniscono per celebrare un culto, per praticare una religione, bensì per vivere l’amore reciproco nella fraternità di un popolo di uguali. Stare insieme è la ragione di questi incontri (José Comblin).

Un’osservazione sull’arte: fino al Trecento in Toscana, specialmente a Firenze e Siena, assurge a grande altezza la pittura, ove le rappresentazioni sono stilizzate secondo i canoni figurativi dell’arte bizantina. A Firenze, iniziando con Giotto, la pittura segue le nuove correnti sul rilievo, la prospettiva, la tecnica a olio, la riscoperta dell’uomo e dell’arte classica, il rinnovamento del linguaggio figurativo. A Siena invece si punta ad accrescere l’eleganza e la raffinatezza dei motivi iconografici e formali dello stile tradizionale bizantina. Il risultato è che Firenze porta la pittura a vertici mondiali, mentre Siena pian piano esaurisce la sua vena artistica.

Una massima occidentale: l’unica lotta che si perde è quella che si abbandona, ma solo chi guarda lontano trova la via.

La strada. La salita e la discesa sembrano due cose contrastanti, invece sono la stessa cosa. Così chi dice che è una salita, chi dice che è una discesa, disputano tra loro essendo in disaccordo, ma stanno parlando della stessa cosa. Così molti lottano fra loro per fini che ritengono contrari, invece sono gli stessi, solo che usano parole diverse o partono da punti di vista diversi o usano unità di misura diverse.

Ancora sull’arte: l’artista deve essere lasciato libero nelle sue creazioni estetiche, senza costrizioni. Chi in quel campo è un’autorità (nel senso etimologico della parola) può dare consigli o linee orientative. Ognuno d’altra parte può dire la sua.

Le opere d’arte di pittura, di scultura, di architettura, ecc. vanno ammirate, non vanno venerate.

Una massima interplanetaria: nel rapporto con le persone, vedere il positivo che c’è in ciascuno di loro, sia esso del tuo gruppo o di altri gruppi o diverso da te; se così fai anche gli altri possono vedere il positivo che è in te.

La migliore difesa di una nazione è una cittadinanza istruita (Thomas Jefferson).

L’insegnamento a scuola: nei primi anni i bambini devono apprendere giocando. I giovani ne devono uscire con una personalità armoniosa.

Corpo fisicamente giovane. L’invecchiamento è una malattia del corpo, difatti il ‘sentimento’ resta giovane. In futuro con le nuove scoperte sul genoma, sulla composizione del DNA, sulle proprietà delle cellule staminali, ecc., l’uomo può campare 100, 150 o 200 anni restando fisicamente sempre giovane a tutti gli effetti.

L’uomo produce più di quanto consuma, se nello Stato c’è libertà e democrazia. Per cui ridurre drasticamente il numero dei figli significa ridurre le possibilità di produrre e di consumare: col tempo il numero degli anziani aumenta sempre più rispetto ai giovani, che hanno così un compito molto gravoso per mantenerli, e porta a un regresso dello Stato. Occorre pertanto ricorrere all’immigrazione, purché sia a pari diritti, per produrre più ricchezza. Come scritto in un altro articolo, in Cina per decenni vietano di avere più di 1 figlio, pena la castrazione: in futuro rischiano di trovarsi nella situazione suddetta. Compreso il pericolo di tale politica, nel 2021 il numero dei figli è portato a 3.

 Oltre venti guerre si combattono oggi nel mondo, sovente dimenticate dai media.

La brutalità della dittatura e della guerra. Sull’argomento citiamo un’appassionata riflessione del geniale attore e regista Charlie Chaplin, liberamente tratta dal film ‘il grande dittatore’: “i bruti sono al potere, la scienza li trasforma in cinici, hanno delle macchine al posto del cervello e del cuore, torturano e uccidono gente innocente. Non cedete ai bruti, uomini che vi disprezzano e vi sfruttano, che vi dicono come vivere, cosa dire, cosa pensare, che vi condizionano, che vi trattano come bestie, che vi mandano a morire in guerre brutali o ad uccidere altri come voi. Abbiate fiducia, guardiamo in alto!”.

I danni della guerra: lo scrittore americano Scott Turow comunica che è poco importante se una guerra è ‘giusta’ o sbagliata: quando ci si lascia la pelle sia che si tratti di un soldato di una parte sia dell’altra, crepano entrambi con la fotografia della moglie e dei figli nella tasca. La guerra è sempre uno sporco affare, aggiunge, facciamo causa a chi fa la guerra.
“Scatenare una guerra è compiere un crimine contro l’umanità”, conferma il sociologo Philippe Roulé, “le grandi società che producono armi devono risarcire i superstiti per le rovine causate e per i familiari uccisi dai loro strumenti di morte”.

 Chi è per la democrazia vuole il Bene comune. Chi è per il potere cerca la lotta cruenta del ‘bene’ contro il ‘male’.

 La guerra riduce gli uomini in bestie.

L’umanità elimina la guerra o la guerra elimina l’umanità.

La pace. Chi ama la patria le assicura la pace, cioè la vita: come chi ama suo figlio gli assicura la salute. La pace è la salute di un popolo: è l’ossigeno della sua civiltà (Igino Giordani, “L’inutilità della guerra”).

A proposito di brogli politici: il presidente americano Abraham Lincoln scrive: “si possono imbrogliare tutti alcune volte oppure imbrogliare alcuni tutte le volte, ma non si possono imbrogliare tutti tutte le volte”. Ovverosia il popolo può restare ingannato qualche volta, ma non sempre (il potere però ha anche la capacità di trasformarsi, di presentarsi sotto altre spoglie, e così può imbrogliare ancora – ndr). Lincoln afferma inoltre: “se nel prossimo volete cercare il male, prima o poi lo trovate”.

Il momento presente: il romanziere italiano Pitigrilli scrive che belzebù, mentre fa scuola di formazione ai novelli diavoli, insegna loro che per conquistare le anime degli umani devono far sì che questi siano sempre con l’animo nel passato o nel futuro, mai nel presente. *** Anche il potere, allorquando il suo operato non è valido per i cittadini, parla delle meraviglie che intende realizzare … in futuro oppure propina vecchie storie del passato.

Un’altra divagazione, oplà, su due ‘guerre fredde’.
1) Fra comunismo sovietico e capitalismo occidentale: in URSS la politica dipende esclusivamente dalle direttive centralizzate della classe dirigente, in economia l’iniziativa dei singoli è inibita e il gruppo al governo detiene in pratica il monopolio di ogni produzione; il risultato finale è un crac, ragion per cui la Cina comunista corre ai ripari aprendo all’iniziativa privata e al libero mercato, ma lasciando, purtroppo, il potere politico tutto in mano ai pochi del governo centralizzatore. Il capitalismo di tipo occidentale – consolidatosi con la rivoluzione industriale – ha il vantaggio, che risulta determinante, di avere in politica una democrazia rappresentativa e un’economia lasciata libera all’iniziativa delle persone, anche se il potere economico è in definitiva in mano a pochi, ma con controlli, più o meno efficaci, per evitare la formazione di monopoli o di governi totalitari.
2) Fra capitalismo occidentale e rivoluzione tecnologica: nel capitalismo di tipo occidentale la politica dipende dalle direttive dei pochi rappresentanti al potere, mentre in economia alcuni pochi decidono per sé e per l’intero globo terrestre, badando soprattutto alla logica del profitto; il risultato finale è un disastro. La rivoluzione tecnologica, come già specificato, ha il vantaggio decisivo di richiedere in politica una democrazia immediata, che interessa e coinvolge direttamente tutti i cittadini, sviluppando la loro capacità e intraprendenza imprenditoriale, con politici che devono conseguentemente operare come servizio al popolo sovrano in un sistema federale avanzato.
Altro vantaggio è di avere un’economia diretta prodotta liberamente dall’iniziativa dei cervelli tecno-scientifici ad alto livello, i quali possono in linea generale fare a meno dei capitalisti, ma sottoposti al controllo immediato dei cittadini stessi sul loro operato. È l’ora che i popoli si uniscano contro la struttura gerarchica, affinché regni la pace e la giustizia sociale, affinché la ricchezza prodotta, investimenti a parte, venga equamente distribuita, il benessere e la salute sia globale. È la linea vincente.

Massima mondiale: se c’è la pace, significa che vi è giustizia sociale.

 Altre famose frasi di Gesù di Nazaret: “se uno ti percuote una guancia, porgi anche l’altra guancia”; “vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”; ecc., sono espressioni di nonviolenza, nel senso riscoperto da Gandhi, giacché Gesù non fa connivenza con i capi che impongono i loro pesi logoranti al popolo, né resta loro serenamente sottomesso o rassegnato, ma denuncia lo scandalo del potere (generazione corrotta, attori recitanti, nido di vipere) fino al punto che il potere stesso mostra la sua brutalità e inciviltà, come di fatto avviene. “Chi di spada ferisce, di spada perisce” ossia la guerra non paga, non ne vale la pena: lo dimostrano i cultori della guerra permanente con il loro risultato finale, Hitler e Mussolini.

Una massima dello scrittore russo Lev Tolstoj: come non si può asciugare l’acqua con l’acqua, così non si può eliminare la violenza con la violenza.

 “Coloro che antepongono la sicurezza alla libertà non hanno diritto né all’una né all’altra”: sono le sensate parole del politico e scienziato Benjamin Franklin, uno dei redattori della dichiarazione d’indipendenza americana.

La pastasciutta. Se il potere religioso dichiara che mangiare la pastasciutta è peccato mortale, agli italiani si complica la vita. I più osservanti non degnano neppure di uno sguardo la pastasciutta, altri la mangiano ogni tanto ma si sentono colpevoli e peccatori, altri dichiarandosi non praticanti o di altre idee la mangiano quando vogliono, altri ancora etichettano quelli che la mangiano come operatori del male, altri la mangiano di nascosto (ma c’è sempre Dio che li guarda), altri ritengono che sia un’imposizione assurda e cambiano religione, qualcuno preso da fanatismo esasperato tenta addirittura di ammazzare un produttore o un venditore di pasta, altri (anche se a volte non vi riescono) non la mangiano per salvarsi l’anima oppure perché Dio non vuole, e così di seguito. Vietare o dichiarare peccaminose cose valide o innocue è solamente volere sovraccaricare di problemi e senso di colpa la popolazione. Stiamo accorti: il potere non è affidabile.

 Grida universali: W LA LIBERTÀ e W LA LIBERTÀ DI DECIDERE. Partendo da qui, parafrasiamo i versi di Dante: “fatti non siamo a viver come bruti, ma per seguir amore e conoscenza”.

Le bugie più pericolose sono le verità leggermente deformate. È una massima dello scrittore e scienziato tedesco Georg Christof Lichtenberg.

Il sommo pontefice Francesco afferma nel 2020 che “il piacere di mangiare così come il piacere sessuale vengono da Dio”. È una svolta storica nella teologia vaticano-cattolica.

 Oggi l’uomo sa utilizzare solo una piccola percentuale delle possibilità del suo cervello, per cui vi sono molte prospettive di sviluppo ulteriore.

 “L’Amore è il vincolo della perfezione(Paolo di Tarso). In che cosa consiste la perfezione? Nel vivere l’Amore.

 La miseria e la sofferenza nascono dalla cupidigia del potere. Il segreto di ogni male è l’egoismo: l’egoista non è felice, amare gli altri dà la felicità (Madre Teresa di Calcutta).

Il cervello umano e i meccanismi dell’evoluzione. Nel nostro cervello si accavallano idee, sensazioni, azioni da fare, desideri, ecc., alcuni positivi, altri negativi, alcuni validi, altri insignificanti, alcuni belli, altri brutti e così di seguito. È bene che ve ne siano di tanti tipi, giacché questo permette di aumentare le nostre conoscenze e di scegliere fra più soluzioni quella migliore, quella che nell’insieme presenta più fattori positivi: se non c’è questa varietà di possibilità di decidere si è o si diventa dei minorati psichici. Ovviamente ci guardiamo bene dallo scegliere la soluzione che per noi ha più fattori negativi, altrimenti le cose si metterebbero male. Se però dall’esterno ci costringono con la forza a subire una soluzione fra quelle negative, le cose si mettono male.
Così per le decisioni della comunità, è come essere un cervello collettivo: i singoli membri hanno idee, sensazioni, azioni da fare, desideri, ecc., alcuni positivi, altri negativi, alcuni validi, altri insignificanti, alcuni belli, altri brutti e così di seguito.
È bene che ve ne siano di tanti tipi, giacché questo permette di aumentare le conoscenze e la comunità nel suo insieme può scegliere la soluzione migliore, quella che presenta più fattori positivi, e così progredire: se non c’è questa varietà di scelta si resta un popolo primitivo.
La comunità se è libera di scegliere si guarda bene dalle soluzioni che per essa hanno più fattori negativi, altrimenti le cose si metterebbero male. Se però la comunità non può scegliere e alcuni pochi decidono per essa, spesso è costretta (se quei pochi hanno un loro vantaggio particolare) a subire soluzioni di quelle negative per la comunità stessa e le cose si mettono male.
Anche in natura succede qualcosa di simile, cerchiamo di esporlo con parole semplici: gli esseri viventi hanno tutti un DNA nelle loro cellule, costituito da due filamenti collegati fra loro da particelle microscopiche, che, organizzate in miliardi di combinazioni fra loro, assieme ad altre ministrutture di supporto, permettono la vita. Il DNA può autoduplicarsi, la cellula si divide sempre più e sono così trasmessi i caratteri ereditari dando luogo a un nuovo individuo, ma si formano anche alcune combinazioni nuove di particelle, sotto l’influenza di microazioni interne, dell’ambiente esterno e di altri fattori. Questa produzione ‘nuova’ è fondamentale nell’evoluzione, perché, pur essendo alcune particelle ‘nuove’ meno adatte alla sopravvivenza, altre invece ci permettono un migliore adattamento all’esterno. Alla lunga, gli individui che più producono il ‘nuovo’ valido, progrediscono e si sviluppano, gli altri regrediscono o scompaiono.

L’arresto del progresso: quando in uno Stato, a causa della povertà o per colpa di governi balordi, avviene una fuga di cervelli verso l’estero, il regresso dell’evoluzione socio-democratica di quella comunità peggiora ancor di più.

 Il filosofo austriaco Karl Raimund Popper (1902 – 1994) scrive: “l’essenza della democrazia è tenere sotto controllo il potere politico”. L’enunciato di per se è valido, ma è riduttivo. Infatti l’essenza della democrazia è la partecipazione diretta dei cittadini alle decisioni, che vince il potere e doma il male sociale. Se in uno Stato vige la vera sovranità del popolo, vi è la vera democrazia.

Cambiare tutto, perché nulla cambi (parafrasando Giuseppe Tomasi di Lampedusa). Noi siamo i gattopardi, i leoni (cioè il vecchio potere).
Chi in futuro ci sostituisce sono gli sciacalli, le iene (il nuovo potere).
E tutti quanti, gattopardi, leoni, sciacalli e iene, continuiamo a credere e a far credere a moltissime pecore che siamo il sale della terra.

La democrazia diretta completa rende la vita sociale più affascinante, illumina i popoli, ha in sé il principio della risoluzione delle esigenze comuni. Ogni cittadino è parlamentare.

 Oggi due grandi gruppi di potere si contendono il pianeta: le multinazionali e le grandi lobby finanziarie, tutte ultramiliardarie e spesso molto conservatrici; a volte agiscono in combutta. Anche in Cina i vincitori sono i padroni delle multinazionali, che assumono direttamente le massime cariche politiche. A volte questi ultimi sono in contrasto con le multinazionali occidentali, specie degli USA, dove tendono a copiarli conquistando le massime cariche politiche. Tutti costoro possono scatenare guerre economico-finanziarie globali o di altri tipi (sommosse, epidemie, ecc.) e guerre militari locali, ma locali fino a quando? E per i cittadini? L’unica soluzione e salvezza è la conquista globale della piena democrazia diretta.

 È assai difficile ridurre all’obbedienza chi non cerca di comandare (Jean-Jacques Rousseau).

 Occorre realizzare strutture adatte e stabili al fine di esercitare i nostri diritti democratici.
I capi puntano tutto sulle proprie strutture gerarchiche e i potenti puntano sulle proprie organizzazioni economiche, che quanto più sono grandi e ricche tanto più schiacciano gli altri (pesce grosso mangia pesce piccolo). Nell’antica Roma, ad esempio, l’imperatore è un dio, che esige l’obbedienza totale a lui, essendo superiore a tutti i suoi sottomessi, però lui dice che noi siamo superiori agli altri popoli. Se l’obbedienza di qualcuno è tale da perdere la vita per lui, lui lo gratifica dicendo che è un eroe.
Invece la struttura istituzionalizzata della sovranità diretta del popolo trasforma i dipendenti in cittadini, i sottomessi in protagonisti, gli individui in persone che relazionano fra loro e l’individualismo in collaborazione.

La speranza è buona come prima colazione, ma è pessima come cena: sono parole di Francis Bacon.

L’arca di Noè. Il patriarca Noè, presagendo il disastro del diluvio universale, non si limita a dire che per salvarsi è necessario pregare, che bisogna fare penitenza per i propri peccati, ma costruisce assieme agli altri uno strumento idoneo allo scopo, una grande imbarcazione dove lui e gli altri trovano la salvezza.
Noi, per salvarci dalle strutture logoranti del potere, non possiamo limitarci a dire ciò che non va bene, quello che i rappresentanti dovrebbero fare e non fanno, ma dobbiamo assieme costruire il mezzo, lo strumento idoneo a far sì che la voce di tutti i cittadini assieme abbia obbligatoriamente il suo effetto operativo, dobbiamo realizzare cioè l’istituzione giuridica costituzionale dell’autorità del popolo, della democrazia completa a decisione diretta.

La fede di Gandhi: “io non sono né anglicano, né cattolico, né protestante, né ortodosso e ciò non cambia l’influenza maggiore o minore che Gesù ha sulla mia vita, non può impedirmi di aderire alla grandezza del suo messaggio. Il potere dell’Occidente non rappresenta lo spirito di Dio o del cristianesimo, ma lo spirito del male, il cui successo è grande allorché si presenta col nome di dio sulle labbra. Non vi è nulla di cristiano nel ricco Occidente, allorché fa le guerre. Questo ho compreso dall’insegnamento di Gesù”.

 STOP alle guerre.

Lao Zi, filosofo cinese del VI secolo a.C., ci dice:
Se sei depresso, stai vivendo nel passato.
Se sei ansioso, stai vivendo nel futuro.
Se sei in pace, stai vivendo nel presente.

Stephen Hawking, noto astrofisico britannico malato di sla, dà tre consigli base da seguire.
1.- Ricordatevi sempre di guardare le stelle, non i piedi.
2.- Non rinunciate al lavoro: il lavoro dà significato e scopo alla vita, che diventa vuota senza di esso.
3.- Se siete abbastanza fortunati a trovare l’amore, ricordatevi che è lì e non buttatelo via.

 Parafrasiamo Pier Paolo Pasolini. Il consumismo è una piaga sociale, ci si perde in produzioni e acquisti vani che abbrutiscono le menti dei cittadini, quando si potrebbero realizzare opere utili al bene comune.
I grandi sfruttatori della collettività per arricchirsi e avere più potere danneggiano spesso gravemente le popolazioni e le nazioni. Egli approfondisce le sue ricerche in tal senso: “potrei dare nome e cognome di queste persone, ma non ho le prove”, allorquando però scopre chi svolge certe grosse attività illecite, secondo alcuni, viene fatto fuori.

Religione. Un giovane francese mio conoscente, George R., si professa ammiratore di Gesù e del suo messaggio originale, ma non seguace della gerarchia clericale, poiché, egli afferma, questa non è che una creazione, come risulta dai documenti storici, dell’imperatore di Roma e sommo pontefice della religione pagana Costantino I, che nel IV secolo d.C. si dichiara ‘rappresentante’ e capo dei cristiani, funzione che esercita attraverso il suo dipendente e cortigiano Silvestro, uomo a lui fedelissimo e ricchissimo, dando origine alla confessione cattolica; come d’altronde fa poi nel secolo XI l’imperatore d’Oriente a Costantinopoli che si dichiara lui ‘rappresentante’ e capo dei cristiani, dando origine alla confessione ortodossa; come nel secolo XVI fa anche il re d’Inghilterra che si dichiara lui capo dei cristiani, dando origine alla confessione anglicana.
Per quanto riguarda lo ‘spezzare del pane’ di cui parla il vangelo, George R. dà una sua spiegazione: ai tempi di Gesù non esistono fotografie, telecamere, filmati ed è proibito dalla religione ebraica disegnare o dipingere figure umane, per cui Gesù, intuendo che presto sarebbe ucciso a causa dell’odio del potere contro di lui, vuol lasciare ai suoi amici come ricordo di sé, quel po’ di vino e quel po’ di pane che viene spezzato e mangiato durante la comune cena, nel clima dell’amore scambievole. “Mangiate e bevetene tutti, fate questo in memoria di me”.
Dopo circa 300 anni la gerarchia clericale cattolica di Roma vieta ai cristiani di ‘spezzare il pane’ nel corso della cena nelle loro case a ricordo di Gesù, e stabilisce che soltanto il clero può farlo, anzi esso ha ora la capacità di trasformare, recitando una formula, un pezzo di pane in un Dio, da adorare come Dio stesso. Il mio conoscente George R. è assai perplesso a credere che degli uomini, che non sanno neppure trasformare l’acqua in vino, che spesso vivono nella ricchezza come l’alto clero (vedere la denunzia di Ilario di Poitiers), che sostengono l’intolleranza e le conseguenti disumane torture e condanne capitali dell’inquisizione e che vietano per oltre mille anni ai cristiani laici di leggere il vangelo (e fino al XVII° secolo vietano di possedere copie nelle lingue parlate e ordinano di distruggerle), abbiano la capacità di usare delle formule che trasformano, senza alcun riscontro, del grano in una divinità da adorare.
Inoltre egli sostiene che, in base a uno scritto dello storico ebraico Giuseppe Flavio, Gesù è condannato da Pilato a essere crocefisso e a morire, poi appare ai suoi seguaci il terzo giorno di nuovo vivo, poiché i profeti dicono di lui queste cose e altre meraviglie.
*** Ritengo che vi sia da riflettere su tutto quanto affermato sopra.

 La democrazia non va mai data per scontata.

La mostruosità della guerra. Lo storico latino Tacito (54 – 120 d.C.) ci ricorda che nessuna guerra è fatta nell’interesse del popolo, il quale non ricava alcun beneficio dalle guerre, ma ne paga tutti i costi in termini di morti, feriti, orfani, vedove, danni e rovine di ogni genere e … aumento delle tasse.
Il grande scienziato Albert Einstein così scrive: “in ogni Stato la smodata sete di potere della classe dominante è contraria a ogni limitazione della propria sovranità. Ciò è in accordo con le mire di chi cerca solo vantaggi mercenari, mi riferisco soprattutto al piccolo ma risoluto gruppo di coloro che vedono nella guerra, vale a dire nella fabbricazione e vendita di armi (e nel finanziarla- ndr), un’ottima occasione per i loro interessi e per aumentare la propria influenza. La minoranza che sta al potere ha in mano la scuola, la stampa e il più delle volte anche gli organismi religiosi: questo le consente di manipolare i sentimenti delle masse, facendoli diventare strumenti della propria politica”.
La guerra è l’espressione dell’inciviltà ed è il massimo grado del terrorismo.
La guerra è il nemico assoluto dell’umanità.
La grossolana incapacità diplomatica di certi governanti è dimostrata dalla guerra.

Fare la guerra è sempre una sconfitta; avere la pace senza fare la guerra è la vera vittoria. La violenza sia da una parte sia dall’altra alla fine non rende.

 Da quando nei paesi occidentali viene utilizzato il frigorifero sono diminuiti i tumori dello stomaco, mentre sono aumentati quelli dell’intestino. Se ne deduce che i cibi conservati male sono dannosi, mentre l’incremento dei mali all’intestino è probabilmente dovuto al maggior uso di additivi chimici e pesticidi.

 Da vari anni soffro con una certa frequenza di tachicardia e/o aritmia, pur non risultando nulla a carico del cuore. Un giorno ho scoperto che queste alterazioni del battito, che possono durare molte ore, si verificano unicamente dopo che mangio cibi trattati con conservanti chimici o pesticidi o insetticidi oppure provenienti da terreni assai inquinati. Questi prodotti provocano un’allergia che probabilmente è causa di disfunzioni del nervo vago. Se tali pasti sono consumati uno di seguito all’altro, posso anche arrivare, è raro, allo svenimento. Da allora redigo un diario giornaliero riportando ogni alimento che mangio: osservo che se contiene sostanze chimiche, dopo circa 36 ore mi viene l’aritmia o la tachicardia. Da ciò ora mangio solo cibi biologici e, in genere, non ho più problemi. Queste cose non tutti le sanno, per cui è assai importante che per legge negli alimenti siano vietati conservanti chimici, insetticidi, pesticidi, additivi chimici.

 L’arcivescovo salvadoregno Oscar Romero afferma che la civiltà dell’amore non è un sentimentalismo pietistico, ma è la giustizia sociale, la vita. Una civiltà dell’amore che non esige la giustizia degli uomini non è una vera civiltà, ma una caricatura dell’amore, dove si vuol dare sotto forma d’elemosina ciò che invece è dapprincipio dovuto per giustizia.

 Sono emigrante e mi ospitate. Quando emarginate un emigrante emarginate me, quando trattate male un emigrante trattate male me, quando non accogliete un emigrante non accogliete me, quando sfruttate un emigrante sfruttate me.
Ogni persona, italiano o emigrato, che abbia una formazione professionale altamente qualificata può produrre sia per il mercato interno sia per l’esportazione: ogni persona così produce più di quanto consuma. Ogni persona è una fonte di ricchezza per la nazione.
Per la crescita è condizione necessaria che ogni persona, italiano o emigrato, abbia un’alta formazione professionale e che gli stipendi minimi siano dignitosi. Anche le pensioni minime devono essere dignitose e gli agricoltori devono ottenere un guadagno dignitoso dalla vendita dei loro prodotti. I disoccupati devono avere un reddito di cittadinanza temporaneo. Tutto questo fa crescere il mercato interno e le esportazioni di una nazione. Ovviamente occorrono anche investimenti pubblici e un fortissimo controllo dello Stato sugli istituti finanziari e in particolare sulla Banca centrale di emissione (e non viceversa).
Se tutte queste condizioni non si verificano, si ha un peggioramento dell’economica e un aumento della povertà degli indigeni.
La diminuzione delle nascite crea una situazione analoga a quella della non accoglienza degli emigranti. Il calo continuo e/o programmato delle nascite infatti produce alla lunga un invecchiamento della popolazione non sufficientemente suffragata dai giovani, con sofferenze del mercato interno ed estero e, senza un adeguato controllo statale su finanza e investimenti, è possibile la decadenza della nazione stessa.

 Negli Stati Uniti è di recente nata una scuola (sia pure a pagamento) che fa molto scalpore: sono gli studenti stessi che all’inizio dell’anno stabiliscono insieme quali devono essere le materie di studio e i programmi da svolgere.

Una statistica. Al giorno d’oggi la speranza di vita, ossia il numero di anni che vive in media un nato in uno Stato, vede ai primi posti nell’ordine (gli Stati considerati sono quelli con più di 1.500.000 abitanti e il numero fra parentesi indica gli anni di vita):
Giappone (si ritiene perché consuma molto tè verde) e Singapore (86 anni), Canada, Hong Kong, Israele, Svizzera, Australia, Corea del Sud e Italia (83).
Agli ultimi posti risultano invece i seguenti Stati: Afghanistan e Lesotho (53), Zambia, Somalia e Repubblica Centroafricana (54), Sudan del Sud e Mozambico (56), Ciad (58), Niger (59), Sierra Leone e Nigeria (60), ecc., ovvero solamente paesi africani, a parte il martoriato Afghanistan.

Riconoscere la democrazia. Per comprendere se talune persone sono a favore della democrazia autentica ascoltare le loro proposte: se alla sovranità del popolo antepongono altri valori come: “noi propugniamo la verità” o “noi siamo i difensori del popolo oppure dei poveri” o “noi conosciamo ciò che è giusto” o “noi rappresentiamo il popolo” o “noi siamo al comando per volontà dei cittadini oppure per volontà di Dio”, ecc., per cui non c’è bisogno, salvo rari casi, della decisione diretta del popolo sulle questioni che lo coinvolgono, costoro in verità o sono a favore del potere o, se in buona fede, non riescono a percepire l’enorme vantaggio offerto dalla democrazia completa, quella della votazione popolare su ogni argomento con effetto immediatamente esecutivo. Attenzione, alcuni chiamano, falsamente, sovranità del popolo le decisioni, pur se balorde, prese dai rappresentanti dei cittadini, anche contro il parere dei cittadini stessi, i quali non hanno lo strumento istituzionale per bloccarle in tempi brevi. Altri chiamano, falsamente, democrazia diretta l’elezione di qualcuno a una carica istituzionale effettuata direttamente dai cittadini, ma senza che questi abbiano la possibilità in tempi brevi sia di sostituirlo, se costui si comporta in modo non valido, sia di cambiare sue eventuali leggi sbagliate. Stiamo accorti, consideriamo positivamente il comportamento del popolo, perché altrimenti facciamo il gioco dei potenti che altro non vogliono che siamo divisi tra noi, qualunque ne sia il motivo.
Ora scusatemi, solo un attimo, sto leggendo su un vocabolario la definizione di demagogia: “degenerazione della democrazia, in cui i rappresentanti, per conservare il proprio potere, fanno promesse difficilmente realizzabili o concedono alla massa popolare dei miglioramenti immediati, di breve durata”.
Un grido universale: FORZA UMANITÀ!

 Si sa che il metodo della mafia è: “o stai con me o ti rovino”. In tal modo la maggior parte del territorio sottoposto non può progredire, poiché a molti è impedita la libertà d’iniziativa e stanno bene solo quelli che si appoggiano alla cupola. Alcune potenti società conservatrici e certe lobby usano lo stesso metodo, ma alla lunga non possono vincere poiché altrove l’economia cresce in maniera libera e senza monopolisti e il benessere diventa generalizzato: la gente, anche quella dei territori controllati, alla fine non si rassegna più e vuole emanciparsi. L’economia libera vince e rende di più.

 Il papa Paolo VI chiama ‘fumo di satana’ la collusione internazionale da lui scoperta, dentro i ‘sacri palazzi’ del Vaticano, fra certi monsignori, cardinali, alti personaggi di lobby della finanza (P2) e della mafia per il riciclaggio di enormi quantità di titoli e denaro sporchi.

 L’Italia dichiara guerra … agli Stati Uniti d’America! Incredibile, ma vero, nel 1941: è come un topo che dichiari guerra a un elefante, il quale in breve tempo lo schiaccia con una zampata. È una lampante dimostrazione dell’incapacità e della miopia di vedute di certi capi politici, specialmente dei dittatori, che non si rendono conto delle conseguenze delle loro folli idee di supremazia e dei loro abusi brutali. Generalmente il risultato finale è il disastro degli Stati su cui comandano, con un costo assai alto che le popolazioni sono costrette a pagare.

 La gelosia non è amore, è un attaccamento. Qual è la differenza tra attaccamento e amore? L’attaccamento è voler avere per sé l’altro (o un oggetto), l’amore è donazione verso l’altro, senza chiedere nulla in cambio. L’amore è completo quando è scambievole, ossia quando anche l’altro è a sua volta donazione per il primo, senza chiedere nulla in cambio: questo genera la presenza dell’Amore in mezzo a loro, che porta la gioia nei cuori ed è bellissimo.

 Con le ricerche sul genoma e sull’ingegneria genetica nei prossimi decenni sono debellate tutte le malattie che oggi affliggono l’umanità. Anche la vita può essere allungata di molto: si stima che fra un paio di secoli l’uomo può vivere in buona salute fino a 200 anni. Se pensiamo che viaggiando alla velocità vicina quella della luce il tempo ‘rallenta’ considerevolmente, ad es. un anno corrisponde a 50 anni ‘normali’, si aprono grandi prospettive sulla durata della vita umana. E io m’illumino d’immenso. Anche le scoperte genetiche permettono un giorno, come già visto, di sostituire sempre le cellule del nostro organismo con cellule ‘giovani’.

 L’automobile elettrica con ottime prestazioni e non inquinante l’aria poteva circolare già da 60 anni, ma le multinazionali petrolifere non lo hanno permesso.

 Da un documento scritto da un cristiano tra il I e II secolo sui sacrifici: “è da stolti offrire le cose migliori a Dio, come se questi ne abbia bisogno: Egli stesso le fornisce a coloro che credono di offrirle a Lui!”.

 Chi dice: “trasformate i cannoni in trattori”? Non me lo ricordo.

I capi di un’ideologia fanno sì che alla lunga ‘servire il popolo’ significhi in pratica servire i capi (Anonimo).

I principali caposaldi, sui quali si basa un potere duro, sono gli effetti di tre organismi rigidamente gerarchici: uno è la forza o la violenza che può esercitare la struttura militare e poliziesca, uno è lo sfruttamento dei meno ‘fortunati’ prodotto dal monopolio economico-finanziario, uno infine è il convincimento psicologico morale inculcato da un’ideologia o religione di Stato.
Fra i principali innovatori, che si oppongono a quanto sopra, vi è un certo Gesù di Nazareth, il quale rivela la reale possibilità d’un mondo molto più valido basato sulla nonviolenza, la condivisione e l’amore scambievole tra uguali, in un sistema di piena democrazia diretta di tutta la comunità e non di capi e potenti. Per questo i poteri forti lo condannano a morte e immediatamente fanno eseguire la sentenza.

 O instauriamo la vera democrazia diretta in Italia, in Europa e in tutta la Terra, dando la ‘dignità regale‘ a tutti i cittadini, oppure l’umanità sprofonda in un neomedioevo di scontri e vassallaggi, in un sistema feudale economico-finanziario di grandi multinazionali e di potenti lobby finanziarie.

 Di che civiltà (o di che razza) sei? Della civiltà (o della razza) umana.

 Ti amo.

 Sulla separazione dei poteri legislativo ed esecutivo nella democrazia rappresentativa: il capo del governo non deve necessariamente avere una ‘sua’ maggioranza in parlamento, altrimenti i due poteri non sono separati. Se il capo del governo non ha una ‘sua’ maggioranza forte, ma risicata, deve tener conto dell’opposizione, eletta dal popolo, ed entrano in vigore solo quelle leggi che il potere legislativo approva. Pertanto il maggioritario e i governi ‘forti’ non sono segni di una democrazia avanzata e i guai che producono, vedi dittature e governi balordi anche del passato, lo confermano.
Inoltre, come è negli Stati a democrazia più avanzata, non va ratificato un trattato internazionale se non v’è prima l’approvazione espressa della maggioranza dei cittadini.

Questionari per sondaggi: non sono facili da redigere, poiché devono essere compresi da tutti quanti nel senso giusto. Per controllare che le domande siano scritte in modo chiaro, è necessario preliminarmente farli leggere a persone semplici o non istruite (fattorino, portiere, casalinga, ecc.): se le risposte sono appropriate, vuol dire che il questionario è scritto in modo valido, altrimenti non lo è.

La politica del perdente. Chi, mediante la conquista del potere, ha idee di grandezza per lui e per il suo gruppo, in genere persegue una politica alla lunga fallimentare per la sua nazione e per lui. Dapprima si fa forte coi più deboli, per cui si crede un genio della vittoria. Una parte delle classi povere gli crede, non sapendo che se dà addosso a certe minoranze più deboli, poi dà addosso a tutti i deboli. Continuando con la sua politica ottiene ancora successi, sempre contro i deboli, per cui si sente imbattibile, instaura un governo di restrizioni della libertà con l’appoggio delle classi più conservatrici e quindi sfida mezzo (o tutto il) mondo, senza tener conto che i popoli non vogliono sottostare alle sue ingiustizie e angherie e che alla fine si ribellano, portando, dopo dure e dolorose lotte, al tracollo del ‘genio’.

Spigolando qua e là: Gesù è il primo a svelare il male del potere insito nell’organizzazione gerarchica in sé, come tale, cui contrappone – in verità vi dico! – la decisione diretta su ogni cosa di tutti i membri della comunità.
Gesù: il mio regno non è come quelli di questo mondo, il mio regno rende libero il popolo (su questa terra).
Per il potere la Verità è un’eresia.
Il potere gerarchico cambia nome a ciò che non è lecito, così lo fa oppure lo fa fare lo stesso impunemente.
Il ‘superiore’ ha sempre ragione, specialmente quando ha torto.
Non stiamo attaccati alle gonne dei capi, ma gestiamo noi i nostri interessi, direttamente.
Diciamo NO al disprezzo politico elitista verso la piena democrazia diretta dei cittadini.
Sono disseminati nel mondo molti gruppi di umanità che vogliono la democrazia diretta. È giunta l’ora di proiettarli su scala mondiale.
Col feudalesimo s’instaura la ‘dittatura’ dei feudatari e dei loro vassalli. Col sorgere delle grandi monarchie s’instaura la ‘dittatura’ dei regnanti e della nobiltà. Con la rivoluzione francese s’instaura la ‘dittatura’ della borghesia e dei padroni. Con la rivoluzione leninista inizia la ‘dittatura’ dei dirigenti di partito in variegate modalità di espressione: fascismo, comunismo sovietico, nazismo, colonnelli, ecc. Oggi si vogliono instaurare le ‘paradittature’ transnazionali delle opulenti multinazionali e grosse lobby finanziarie, direttamente o tramite i politici loro dipendenti.
A tutte le dittature e paradittature va opposta, per salvarsi, la democrazia diretta, politica ed economica: è lo sbocco inevitabile delle nazioni altamente avanzate nella ricerca, nell’automazione informatica, nelle telecomunicazioni, nella genetica. Nel futuro gli Stati più progrediti sono quelli che istituiscono la vera DD.

Migranti: è ingiusto, disumano e barbaro respingere i migranti stremati che fuggono da guerre, persecuzioni, fame, eccidi, dittature, carichi dei loro figli spauriti e di poveri bagagli.

Un po’ di fantascienza. Il DNA genetico della forza bruta permane ancora e si manifesta con una tendenza a una nuova versione del dominio gerarchico. Anche i grandi scienziati e tecnici infatti, grazie alle loro possibilità, sono tentati dal potere. Sono costruiti esseri ‘umani’ geneticamente modificati che hanno enormi capacità, ma con un quoziente d’indipendenza basso, per cui sono pienamente assoggettati al loro ‘superiore’. Vengono costruite armi assai pericolose che minacciano moltitudini di persone non soggette, di diffondono epidemie pericolose, ecc. Occorre andare avanti nel progresso sociale perché si possa annientare definitivamente l’atavica condizione genetica che porta alla forza bruta, all’inganno e alla sua impalcatura di potere. La vittoria definitiva è della democrazia piena. Con l’avvento della sovranità del popolo, il potere gerarchico non sa adeguarsi alla mutata situazione sociale, non riuscendo più a produrre le sue strutture, e si estingue.
L’evoluzione naturale, accelerata dalle scoperte genetiche, tende a eliminare, malgrado tutto, la componente della forza bruta; fra qualche secolo gli esseri umani hanno un genoma completamente rinnovato tanto che si può parlare di ‘homo democraticus’ che soppianta gli attuali ‘homo sapiens sapiens’ del genere ‘homo hierarkicus’. Anche le specie animali terrestri con organizzazione rigidamente gerarchica tendono più o meno lentamente a scomparire. È il segno dei tempi. Ma avanti c’è posto, per chi evolve! In avvenire l’homo democraticus ha un ricordo dell’homo hierarkicus, come oggi noi l’abbiamo dell’uomo di Neanderthal.

 Altre situazioni: in un futuro non lontano il concetto di identità d’una persona va completamente rivisto. Può essere scisso un cervello dal suo corpo e trapiantato in un altro corpo, mezzo cervello di una persona è possibile unirla con mezzo cervello di un’altra (attualmente la metà di un embrione può essere unito con la metà di un altro embrione); si generano esseri umani sintetici o già istruiti. Oggi ciò fa effetto, ma domani è considerato alquanto normale.

Le fasi della DD: il referendum revocativo permette ai cittadini di rimuovere dalla carica il capo del governo (o presidente del consiglio) se questi non opera per il bene comune. I referendum, allo stato attuale, costituiscono una fase primordiale o primitiva della democrazia diretta: richiedono la raccolta di centinaia di migliaia di firme con grande dispendio di energie, di tempo e di costi, occorre sormontare difficoltà burocratiche di vario genere, bisogna sottostare a limitazioni, si devono aspettare parecchi mesi prima di poter esprimere il voto, nella consultazione popolare occorre spesso superare un quorum (antidemocratico) di votanti, ecc. In Italia siamo molto indietro.
In via schematica possiamo evidenziare più fasi di avanzamento della DD: prendiamo ad esempio l’esigenza di cui sopra del referendum popolare revocativo della carica di ‘presidente del consiglio’, tenendo presente che lo stesso discorso vale per qualsiasi altra esigenza sociale, locale o nazionale da risolversi col voto popolare.
– Fase 0 = Il referendum popolare revocativo non è previsto dalle leggi (non siamo nella democrazia diretta dei cittadini, ma al massimo nella democrazia rappresentativa).
– Fase 1 = Il referendum popolare revocativo sull’operato del presidente del consiglio è ammesso dalle leggi: esso richiede un grande numero di firme, tempi burocratici lunghi per la sua effettuazione e via di seguito (siamo nella fase embrionale della DD, è il caso, per questo aspetto, del Venezuela e della California).
– Fase 2 = Il referendum popolare revocativo si effettua raccogliendo un numero predeterminato di firme senza tempi lunghi oppure ogni due anni, per legge, senza bisogno di raccolta di firme.
– Fase 3 = Il presidente del consiglio dura in carica un anno e non può più essere rieletto; non c’e bisogno di referendum, giacché per legge non può mai governare la stessa persona per più di un anno (è una fase avanzata della DD, è il caso della Svizzera).

Conoscersi: tra un paio di secoli la scienza permette di farci comunicare a distanza direttamente col pensiero. Con il presente blog vogliamo scoprire e comunicare i segreti e l’essenza della democrazia.

Che tutti siano una cosa sola, come io e tu, Papà, siamo una cosa sola (Gesù di Nazareth).

L’evoluzione. Per comprendere meglio l’evoluzione delle specie viventi presentiamo, a puro titolo esemplificativo, un’analogia con l’evoluzione di alcuni ‘oggetti semoventi’ inventati dall’uomo. Nei secoli scorsi nascono i motori, che permettono di trasformare in energia meccanica forme diverse di energia: per semplificare consideriamo due soli tipi di motore, quello a vapore e quello a scoppio.
Col primo, quello a vapore, sono costruiti ‘oggetti mobili’ (‘specie’), che si spostano da soli sulla terraferma: sono le prime locomotive a carbone che corrono su binari predisposti. In seguito tali locomotive vengono migliorate e hanno una grande diffusione su tutto il pianeta. Dopo però, con l’avvento dei locomotori elettrici e/o diesel, le locomotive a vapore man mano sono soppiantate dai nuovi arrivati e tendono a diminuire e praticamente a sparire del tutto, salvo in località sperdute.
Sono pure costruiti ‘oggetti mobili’, che si muovono da sé nell’acqua del mare, di fiumi, ecc.: sono i battelli e le navi a vapore, e poi anche diesel, che evolvono in forme sempre più progredite e complesse, tuttora in navigazione.
Non hanno origine ‘oggetti mobili’ con motore a vapore che possono volare.
Passiamo al motore a scoppio: con esso nascono degli ‘oggetti mobili’, che si muovono da sé sulla terraferma; dapprima sembrano carrozze (a cavalli) adattate, ma nel corso del tempo si evolvono sempre più in forme variate e dalle molteplici funzioni.
Idonei a volare nell’aria i primi aerei a motore con elica (1903) evolvono in forme via via perfezionate; dal secondo dopoguerra però vengono sostituiti sempre più dagli aerei a reazione, che presentano maggiori possibilità di sviluppo.
Processi analoghi si svolgono per le specie viventi. Qualcosa, di cui finora non sappiamo molto, modifica il DNA di una specie dandone origine a una nuova, ad esempio, alle scimmie. Qualcosa ancora rimodifica quel DNA in modo più elaborato, dando inizio alla specie umana, dapprima agli ominidi, che nel corso di qualche milione di anni evolvono nell’uomo odierno. Nelle fasi intermedie vari gruppi umani si estinguono, come in Europa l’uomo di Neanderthal, mentre continua la sua evoluzione l’uomo sapiens.

 “La libertà, riservata ai seguaci del governo, ai soli membri di un unico partito, siano essi numerosi quanto si vuole, non è libertà. La libertà è sempre la libertà di chi pensa diversamente, poiché tutto quanto vi è di salutare, di istruttivo, di purificatore nella libertà politica dipende da questo modo di essere, e perde la sua efficacia quando la libertà diviene privilegio” (Rosa Luxemburg).

 Ogni attacco alla democrazia diretta è una violazione dei diritti civili e sociali, è una mortificazione della dignità umana.

 Il magistrato spagnolo Baltasar Garzón è del parere che ogni bombardamento o attacco contro una popolazione civile è sempre un’azione terroristica e qualsiasi violenza contro la popolazione civile è un crimine contro l’umanità.

 La libertà democratica è debole se i cittadini tollerano l’aumento di un potere privato (economico, finanziario, partitico, religioso, etnico, ecc.), fin tanto che questo diventa più forte dello Stato stesso. Infatti, afferma il presidente USA Franklin Delano Roosevelt, in pratica questo è fascismo.
In un’altra occasione egli dichiara: “l’egoismo è cattivo non solo moralmente, ma anche economicamente”.

 I vostri capi sono gli ultimissimi schiavi e i vostri ‘superiori’ sono i servi (Gesù di Nazareth).

Leggo su un giornale: “Non è il popolo che deve far progredire la democrazia, bensì sono le istituzioni della democrazia che devono far progredire il popolo”. Per qualche aspetto è vero, comunque con la democrazia diretta dei cittadini il popolo progredisce automaticamente per l’esercizio della sua autorità e con le sue continue realizzazioni sociali, e può far progredire le istituzioni democratiche.

La soluzione dei problemi sociali si trova allorché i cittadini, liberi da condizionamenti, hanno parte reale nelle decisioni. Se hai delle domande, ama il popolo e capirai.

RIEPILOGO DELLE RIFLESSIONI SULLA DD.

Una società giusta ed equa è possibile solamente con l’istituto della democrazia diretta.
Nessun altro meglio dei cittadini stessi può decidere le soluzioni più condivise e valide
per la comunità.

Nella democrazia diretta le scelte hanno validità solo se sono approvate dal 50%+1 dei votanti, e tutti gli aventi diritto possono votare liberamente. Non è ammessa la cosiddetta ‘maggioranza relativa’ (in realtà è da chiamare ‘minoranza relativa’ o ‘minoranza maggiore’), giacché permette il governo, non della maggioranza, ma di una minoranza sulla maggioranza.

Analogamente nel caso che occorra ricoprire una carica, l’eletto deve ottenere almeno il 50%+1 dei voti: se nessun candidato raggiunge tale %, deve sempre effettuarsi il ballottaggio tra i primi tre.

Nelle votazioni ciascun partito deve avere l’identico trattamento, sia che si presenti da solo o in coalizione con altri. Le liste vanno considerate singolarmente sia per il confronto fra i voti sia per ogni decisione in merito.

Nella democrazia avanzata i poteri: legislativo, esecutivo, giudiziario e dell’informazione devono essere nettamente separati. L’esecutivo fa le leggi, il legislativo deve votare le leggi in sé, decidendo se queste sono valide o non valide, indipendentemente dai partiti che le hanno proposte.
Senza tale separazione non c’è vera democrazia.

È per questo che certi partiti non vogliono il proporzionale puro, che è espressione della volontà di tutti i cittadini, comprese tutte le minoranze, ma vogliono leggi col premio di maggioranza, eventualmente con sbarramenti, che permettono a un gruppo minoritario di comandare su tutti, alterando artificialmente la composizione del parlamento espressa dalla volontà popolare. E ciò la chiamano ‘governabilità’, che sovente fa il volere e l’interesse di ristretti gruppi di potere, a scapito della maggioranza dei cittadini, in tal modo impotenti.

Non si deve mai confondere il governo che sotto il controllo vincolante di tutti i cittadini deve operare per il bene comune, con la decantata governabilità. Anche le dittature infatti usufruiscono di una grande governabilità, portando alla rovina della democrazia e spesso, infine, alla rovina dei loro Stati.

Il governo di una nazione non è necessariamente espressione di una maggioranza parlamentare, data la distinzione netta fra i due poteri. Per la formazione del governo la formula migliore è quella che punta sulla collaborazione invece che sulla contrapposizione. Gli esecutivi, che devono essere professionisti di altissima capacità, eletti uno a uno singolarmente dal parlamento, sono collegiali e rispecchiano una struttura politica che non ama le ‘persone che emergono’; il presidente del consiglio è ‘primus inter pares’.

Vanno obbligatoriamente sottoposte all’approvazione popolare mediante referendum le leggi costituzionali, i trattati internazionali conclusi per una durata indeterminata e senza possibilità di disdetta, i trattati internazionali che prevedono l’adesione a un’Organizzazione internazionale, i trattati internazionali implicanti un’unificazione multilaterale del diritto. È altresì sottoposta obbligatoriamente all’approvazione popolare l’adesione a organizzazioni di sicurezza collettiva o a comunità sopranazionali.

Il Popolo, con l’istituto della democrazia diretta, possiede i diritti all’iniziativa popolare e al referendum e può esprimere e rendere subito esecutiva la propria volontà, in modo che i politici non possano ‘deragliare’ o commettere errori e le scelte siano sempre le più giuste e condivise. Questi due diritti basilari dei cittadini donano allo Stato la ‘marcia in più’.

FACCIAMO AVANZARE L’AUTORITÀ DEL POPOLO, RENDIAMO L’ITALIA UN POPOLO FELICE, RENDIAMO L’EUROPA UN POPOLO FELICE E CIASCUN CONTINENTE UNA TERRA FELICE.

Gli ultimi sono primi.
In economia la migliore soluzione per favorire gli investimenti è corrispondere stipendi dignitosi a tutti i lavoratori, in particolare raddoppiando quelli minimi, corrispondere pensioni dignitose e un reddito di cittadinanza dignitoso per i disoccupati (temporaneo per i minori di 70 anni), sostenere i contadini e i prezzi agricoli. Soltanto con un’equa distribuzione della ricchezza fra tutti i cittadini vi può essere una domanda interna tale da promuovere in modo sistematico gli investimenti. È sempre necessario dare un’alta formazione professionale a tutti i residenti, sia del posto sia immigrati. Forte sviluppo va inoltre dato alla ricerca tecno-scientifica in ogni campo.
Questa è la democrazia diretta economica!
Per un ambiente ecologico degno di tale nome la migliore soluzione è l’istituzione costituzionale della piena democrazia diretta politica del popolo, giacché i cittadini hanno tutto l’interesse di vivere in un ambiente sano e pienamente vivibile e con la sovranità del popolo possono ottenerlo comunque: lo dimostra ad es. la Confederazione elvetica che, grazie alla sua Costituzione completamente democratica diretta, è lo Stato con l’ambiente ecologico migliore del mondo.
Ivi l’autorità del popolo non permette ai governanti di fare errori o di uscire dai binari, per cui tutto deve essere legiferato in modo da favorire il benessere generale. In caso contrario, i cittadini, avendo potere di veto, di delibera e d’iniziativa, senza alcun quorum o limitazioni di sorta, decidono loro sul da farsi: per questo, oltre all’ambiente vivibile, si ha la disoccupazione più bassa del mondo, gli stipendi di tutti i lavoratori, di qualsiasi categoria, fra i più alti del pianeta, servizi rinomati per la loro efficienza, minori costi dell’amministrazione pubblica, minore spesa per lo smaltimento dei rifiuti, pace durevole, tolleranza e unità fra tutti.
La democrazia diretta è l’unico baluardo al tentativo delle miliardarie multinazionali e dei potenti gruppi finanziari d’instaurare un neofeudalesimo economico-finanziario, con loro che dettano legge, volendo la sottomissione o lo sfruttamento di tutti e di tutto. Solo milioni di cittadini, uniti dal diritto sacrosanto sancito dalla Costituzione di decidere su loro stessi, possono con tale arma far fronte fianco a fianco e prevalere contro il potere globalizzante dei grandi plutocrati. Confidiamo, nulla di quanto viene proposto deve diventare legge senza il nostro consenso: con la sovranità del popolo vinciamo!
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(In English)

DIRECT DEMOCRACY IN EARLY CHRISTIAN COMMUNITIES
HISTORY HAS TO TALK ABOUT IT MORE OFTEN

During the first century, Jesus of Nazareth said: “Verily I say unto you, everything that the whole community together approves on earth is also approved in heaven, and everything that the whole community together rejects on earth is also rejected in heaven”.
All that the whole community decides together is what counts the most. It is the ‘regal dignity’ of every Christian in the early days and for all time, it is the sovereignty of the People, the communion of decisions. It is the social revolution brought about by Jesus, as described in the ‘Magnificat’.
It is a new reality of immense value. In fact, St. Paul calls each community of the early Christians by the term ‘ekklesia’, which in ancient Greek means one thing only: “The gathering of People to decide on the needs of the town”. In other words, it is direct democracy.
This is the basic social message of Christianity that solves and generates unity in diversity at community level. In this way among them, poverty and need are overcome.
Jesus’ other key message regards relations between people: “Love one another as I have loved you, by this you will be recognized as my followers”, which creates unity in diversity at the interpersonal level. It is ‘the badge’ of the early Christians.
Yet Jesus says that whatever we do to a person who is deemed to be ‘last’, that is, the poor, the hungry, the marginalized, the sick, the children, the inferior, the persecuted, the exploited, we do it to Himself; it is not giving alms, but it is acting and seeing the other with new eyes, ‘seeing Jesus in the other’; this also applies towards our neighbour.
A document written in the first half of the second century AD, the Epistle to Diognetus, testifies: “Christians create a wonderful system of social life”.
These are the Christian roots.
The direct democracy of the early Christians – for which they were often persecuted and crucified by the power – lasted until the fourth century AD when it was forbidden by the Roman emperor Constantine I (and his successors). He preferred and imposed to cancel the democracy desired by Jesus, creating a State religion in the service of power, governed by hierarchical leaders appointed by him, who decide on everything in place of the community. We remember that in the Gospel Jesus declares: “The leaders of the nations rule over them and the ‘great ones’ exercise their power over them, these must not be among you!”.
The emperor lost a great opportunity to adopt the new form of democracy brought by Christianity, throughout his territories, which would have triggered an admirable evolution in the socio-political system. In this way Rome would have become a new beacon of democratic civilisation in the known world.
Democracy is a living organism and, like all living organisms, it is extinguished if it does not evolve; and that is what happened. The empire fell more and more into ruin and finally disappeared, while the new State religion fought against culture, freedom of expression and science. The politico-clerical power ordered the destruction of more than 500,000 papyrus scripts in Egypt’s famous Library of Alexandria, representing the sum of knowledge at the time, lost without hope forever. Later, also with the backing of the special courts of the Inquisition, this was followed by about a thousand years of obscurantism, leading to the loss of valuable social progress (cultural, scientific, political, and, of course, democratic) for mankind.
Universal suffrage, inherent in the structure of the early Christian communities, required at least 1,500 years to be rediscovered by civil society in Europe in the nineteenth century, after long struggles during the industrial revolution. Today, with the internet revolution, the solution of social problems is for citizens to regain shared decisions regarding the law and common needs, by means of the popular vote with executive effect. We are democracy.
A fair and just society without the institution of direct democracy is impossible. It allows us as citizens, with a binding vote, to make an active contribution to express our capabilities, to the development of a new civilisation, to become authors of our own well-being.
We, the citizens, must be strong by law – that is the only solution. The conquest of direct democracy enables cooperation between Peoples, for a united world. Those who question this, if they love People, they will understand; “United in direct democracy, we can conquer the world!”.

THE GREAT SOCIAL MESSAGE OF JESUS

The community is composed of slaves and freemen, last and important people, marginalized and not marginalized, educated and uneducated, blacks and whites, women and men, pleasant and unpleasant people, friends and adversaries, and the new message is that everyone is at the same level, with equal regal dignity, being all sons of the same King, God-Love, our Dad, and therefore “whatever is approved by the whole community together in this world is approved in heaven”.
It is the biggest of the social rights related to common needs, the highest recognition of human dignity!

2 commenti

  1. Ultimamente ha commosso la fine di Giulia, tutti i media ne parlano per giorni e giorni. Chi commette tali delitti è in genere o un malato psichico o un violento. La continua e prolungata visione alla televisione di queste cose ha lo stesso effetto della pubblicità di un prodotto commerciale per vendere di più: stimola le persone altamente labili a fare altrettanto.
    Tempo fa il cappellano d’un carcere minorile ci diceva che i giovani di lì si esaltano quando in tv si parla di un delitto: l’esecutore è un “grande”, in tal modo tutti i giornali e le televisioni parlano di lui, diventa un protagonista, è “qualcuno”.
    Oltre ai vari provvedimenti che si vogliono prendere, è pertanto importante considerare anche questo aspetto: in televisione vanno ridotti al minimo i tempi per la cronaca nera. Occorre dare più spazio alle idee e azioni socialmente valide.

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